23 Ottobre 2023

Evoluzione della farmacia e carenza di collaboratori, quale sfida per la contrattazione ?

Venerdì 20 ottobre a Farmacistapiù si è tenuto il confronto organizzato da Fiafant tra associazioni professionali di farmacisti non titolari (Fiafant, Conasfa, MNLF) e sindacato Filcams CGIL, riguardo all’attuale situazione del mercato del lavoro dei farmacisti, le condizioni contrattuali, il loro livello di benessere organizzativo (o malessere) e di come tramite la contrattazione delle condizioni ai tavoli di rinnovo dei CCNL si possano costruire soluzioni ai problemi che da tutte le associazioni vengono rilevati come motivi ricorrenti della carenza di colleghi.

Il convegno è stato aperto dai saluti istituzionali dell’On. Andrea Mandelli, Presidente di FOFI, che introducendo il convegno ha raccontato l’impegno della Federazione nella recente riforma del corso di laurea, e del dott. Alfredo Procaccini Vicepresidente di Federfarma

Qui il link per rivedere il convegno

https://www.youtube.com/watch?v=eExGk61DJJM

Fiafant ringrazia tutti i relatori per la partecipazione e i preziosi contributi.

Domani pubblicheremo anche quella che avrebbe dovuto essere la relazione introduttiva della dott.ssa Mariani, Presidente di Fiafant, che per un problema di connessione alla piattaforma è riuscita solo parzialmente a fare il suo intervento.

Riteniamo comunque che sia stato un confronto importante. La professione è cambiata molto con la pandemia, le sperimentazioni che ci siamo trovati a fare nell’emergenza sanitaria sono ormai diventate mansioni stabili, la farmacia dei servizi è una realtà che va avanti e non più solo un’ipotesi. Questo rinnovamento del ruolo professionale vuol dire nuovi stimoli ma vuol dire anche formazione, mansioni e responsabilità in più, vuol dire maggior rischio biologico. I colleghi e le colleghe che hanno risposto alle indagini promosse da Conasfa e dal MNLF, ma anche i colleghi e le colleghe con cui parliamo tutti i giorni, hanno raccontato di orari che rendono difficile la conciliazione vita/lavoro, formazione fuori orario, stipendi comunque bassi, livelli Q2 poco riconosciuti. Raccontano la fatica che si fa quando la professionalità che ci è richiesta viene trattata come un costo invece che come un investimento.

Invece noi crediamo che la disponibilità a crescere di ruolo, che da parte dei collaboratori c’è e c’è stata, vada ricambiata col riconoscimento di quel ruolo.

Crediamo anche che la sinergia tra associazioni professionali, e delle associazioni con il sindacato come ha detto Federico Antonelli in chiusura, sia strategica per tutti i farmacisti non titolari, per costruire insieme un percorso che tramite la contrattazione porti a un maggior riconoscimento del valore del nostro lavoro.

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