Contrattazione necessaria per le sfide del futuro
In questo 2020 così complicato, le farmacie hanno rappresentato per i cittadini una luce nelle città (e nei paesi) nel buio dei lockdown. I collaboratori non si sono sottratti alla mole enorme di lavoro che l’epidemia ha rappresentato, tra bisogni sanitari incrementati, reperibilità solo telefonica dei MMG e cittadini che cercavano informazioni e rassicurazioni. Questo compito però non ha avuto subito, nè ovunque, adeguate tutele di sicurezza sul lavoro e tuttora non ci sono Protocolli di settore condivisi tra le parti sociali, nonostante i tentativi. Anche riguardo alle nuove mansioni proposte non ci sono Protocolli condivisi, e comunque riteniamo che prima di cominciare a chiederci di fare sierologici, vaccini e prelievi tamponi andrebbe approfondita la discussione e date garanzie riguardo alla tutela del professionista anche rispetto alla responsabilità civile oltre che sulla sicurezza sul lavoro. E’ vero che in Gran Bretagna per fare un esempio il farmacista può inoculare i vaccini, ma è vero anche che il sindacato dei farmacisti inglesi gestisce 5000 cause l’anno per responsabilità professionale. Servono garanzie anche sul rinnovo contrattuale, perchè nessuno può pensare di moltiplicare le mansioni senza i rinnovi contrattuali: se le retribuzioni sono le stesse del 2012, allora anche le mansioni devono rimanere le stesse. Per Fiafant, che collabora in modo strutturale con la Filcams CGIL, riguardo al tema del rinnovo del contratto sarebbe nell’interesse di tutti i colleghi la massima sinergia tra associazioni professionali e sindacato, per raggiungere compatti gli obiettivi nell’interesse dei collaboratori, invece c’è un po’ di confusione (Benedetta Mariani, Presidente di Fiafant).
Danilo Lelli, il responsabile di Quadri e Professionisti rappresentati dalla Filcams CGIL (ad esempio i professionisti dipendenti di tutte le strutture sanitarie che erogano servizi senza ricovero: dentisti delle catene di cliniche odontoiatriche, biologi e infermieri degli istituti di analisi), ha parlato dei progetti del sindacato per la rappresentanza di professionisti e quadri, aprendo a una forte collaborazione con le associazioni, che già la CGIL pratica in altri settori anche tramite Apiqa. “Il sindacato ha la responsabilità della trattativa, ma è aperto al dialogo con le associazioni, senza competizione reciproca ma anche per instaurare collaborazioni, nell’interesse dei lavoratori che su piani diversi rappresentiamo, integrando le competenze delle strutture sindacali sulla contrattazione con le conoscenze sul mondo farmacia delle associazioni, condividendo una cultura della contrattazione come meccanismo strutturato che dia risposte ai bisogni dei lavoratori. Al contratto non serve solo un adeguamento economico, ma anche un consolidamento della tutela delle responsabilità, specie in vista di un eventuale ampliamento delle mansioni. Sia nel contratto Assofarm (per tutti i lavoratori) che nel contratto del commercio (per i quadri) l’assicurazione per la responsabilità civile è a carico delle aziende e non del lavoratore” (Lelli, confermando quanto sollecitato da Mariani).
“La trattativa di rinnovo del contratto è attualmente molto difficile, le nuove mansioni che vengono proposte dovrebbero essere fatte in assoluta sicurezza, chiarezza dei ruoli, con tutele e riconoscimento adeguati. La dichiarazione che il rinnovo della Remunerazione sia conditio sine qua non per il rinnovo del contratto di lavoro stride con i contenuti recentemente proposti da Federfarma in trattativa, tutti al ribasso delle attuali condizioni (aumento esagerato di flessibilità, diminuzione maggiorazioni, riassorbimento permessi); anche per questo la Filcams conferma quanto proposto unitariamente ai lavoratori in assemblea su Zoom la sera del 19 novembre, l’invio di una richiesta d’incontro al Ministro della Sanità e a quello del Lavoro” (Federico Antonelli, responsabile farmacie per Filcams CGIL nazionale).
“Questo atteggiamento datoriale, unito ai tempi lunghi del rinnovo, ostacola la possibilità di fare un salto di qualità nel rinnovo economico che permetta di recuperare il gap salariale con altri settori” (Gino Viero, Segretario nazionale di Fiafant)
Se non viene fatto un ragionamento di ampio respiro sulla valorizzazione dei collaboratori, rispettandoli in termini salariali, di tutele, crescita professionale e riconoscimento del ruolo, sarà difficile a nostro avviso avere persone motivate e vincere così le sfide per il futuro della farmacia italiana (compresa quella con l’online, che a nostro avviso si può affrontare solo mettendoci professionalità, motivazione e legame col territorio).
Per chi volesse rivedere la registrazione integrale , qui il link
Tag: associazioni, contratto, farmacia, Farmacistapiù, farmacisti, fiafant, filcams, professionali, sierologici, sindacato, tamponi, vaccini